Cervarolo di Varallo Sesia. Il Paese della Stria Gatina in Val Mastallone

Torrente Mastallone, Val Mastallone - VALSESIA

Ad oltre un anno dalla ricerca che scrissi sulla Stria Gatina, l'ultima strega uccisa in Italia il 22 gennaio del 1828, che trovate qui, sulla quale condivisi le fotografie della stele commemorativa sita in Varallo Sesia (VC); guidata da un istinto maturato negli scorsi mesi lungo le numerose esplorazioni nella Alta Val Mastallone, sono andata a cercare il paese dove la poveretta venne perseguitata, sfigurata e uccisa nel cortile di casa per aver difeso la vita di un noce che le era tanto caro...
Margherita di Cervarolo fu uccisa brutalmente da uomini del paese che la accusavano di stregoneria. Curava con erbe e impacchi, viveva sola con sua figlia malata e per molti era strana, scomoda. Quando si oppose all’abbattimento di un noce a cui era legata, la gente parlò di maledizione e avvennero delle morti sospette... Bastò per scatenare la furia cieca: venne massacrata a bastonate, nella sua casa di Cervarolo, mentre la figlia era rinchiusa al piano di sopra. I colpevoli sparirono, i mandanti furono graziati quasi come eroi e solo nel 2005 l'allora sindaco di Varallo, Gianluca Bonanno – per il quale nutro profonda stima – decise di ricordarla con una lapide, eretta a Varallo accanto al Torrente Mastallone che percorre l'omonima valle. La sua memoria – nonostante l'ostracismo di Don Gianfermo che provò a opporsi alla affissione – oggi veglia sul paese come una luce, ammonendo l’ignoranza e la violenza che, ad oggi, ancora vediamo travestite da giustizia...

Quando Anna Maria Tirozzio de “il Biscutin dal Strii” di Fobello, dopo i nostri numerosi incontri volti alla ricerca del Pianel dal Strii e del Pé dla Stria, mi ha proposto di accompagnarmi a vedere la casa dei Margherita di Cervarolo – dato che un suo amico l’avrebbe acquistata alcuni anni fa – il cuore mi si era riempito di gioia, trasformatasi però, nel corso dei mesi, in una stretta al cuore sempre più difficile da interpretare. In parte ero – e sono – curiosa, dall'altra, però, desideravo che quel passato sanguinoso restasse dov'era e non invadesse le mie emozioni, così vulnerabili davanti a tanta immotivata crudeltà.

Riflessioni di Una Strega in Viaggio Sin da quando incominciai il viaggio “alla volta della magia locale” e dei segreti del territorio, ho sempre pensato che certi luoghi mi nutrissero, come punti luce sulla rotta; ultimamente, però, ho fatto caso alla sensazione di prosciugamento che alcuni di quelli su cui mi sono focalizzata lungo lo scorso inverno e primavera mi hanno lasciato dentro; come un vuoto che, non appena avessi recuperato le forze, avrei dovuto riempire “di nuovo di me”. Venivo travolta da una sconosciuta nostalgia, non dei luoghi visitati, ma di quella che ero prima di vederli, forse illusa del fatto che mi avrebbero dato qualcosa senza il quale non sarei stata mai completa. Sembra quasi che certi luoghi del passato, testimoni oculari di atroci gesta, qualche vampirizzino chi li percorre, forse assetati di qualcosa che chi cammina “dall’altro lato del velo” possiede. O, semplicemente, alcuni luoghi vibrano a una frequenza per me intollerabile, molto diversa dalla gioia e dalla armonia che nella quotidianità mi impegno a nutrire e preservare. A volte, mi domando se ne avevo davvero bisogno, e se anche ne avessi, non so se ne ho ancora...

Il mio Album fotografico


Su un grazioso pianoro, giunti a Villa Inferiore (Cervarolo è frutto di una serie di abitati sparsi che portano nomi dal sapore medievale) sorge la Chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, ampliata e restaurata in età barocca, con tutta probabilità è sorta su un oratorio preesistente... Noi, abbiamo parcheggiato lì, attratti dalla torre campanaria ma, soprattutto, dai boschi oltre l'edificio. Abbiamo sentito suonare le campane delle otto di sera, che emettevano una musica reiterata e angosciosa: non ci invitava a restare. In generale, la sensazione era quella di un luogo svuotato, come le mie energie rispetto ad alcune rotte, come riflettuto poc'anzi... Sarà perché la zona più frequentata di Cervarolo è l'alpeggio delle Piane di Cervarolo e, del resto, il nostro è stato un salto fugace, in un orario decisamente particolare.
A ogni modo, io e mio marito abbiamo amato luoghi anche meno abitati e frequentati: non era l'isolamento a turbarci, anzi, ma la sensazione di una energia cupa e stagnante. Volevo solamente ritornare a casa, a casa mia.


Se non altro, alcuni simboli rincuoravano, dorati punti luce. Fra l'altro, all'interno della chiesa, pare sia conservato un oratorio votivo dedicato alla caratteristica Madonna della Riva databile al XVII sec. Forse uno spunto interessante a cui fare ritorno, forse no.


Una figura lignea invitava ad accedere al bosco, chi era quella donna? Io e mio marito siamo certi che quel tronco fosse “abitato”, forse il riflesso di un femminile sacro, nascosto, che protegge la natura e il suo mistero.



Il sentiero oltre la torre, conduceva al cimitero, dove con tutta probabilità la stessa Margherita Guglielmina, la Stria Gatina, fu sepolta. Ho letto molto su di lei, ma nulla che faccia riferimento a che fine abbia fatto il suo povero cadavere, che sicuramente non è stato lasciato a marcire nel cortile dove è avvenuto il fattaccio. Altrove, come ad esempio a una delle Sette Streghe di Venegono (VA), a certe presunte streghe veniva persino negata una sepoltura come si comanda, niente meno che quella cristiana.

Taccuino di Viaggio Alcune domande, sono rimaste sospese tra i rami e le pietre: dove riposa lo scheletro della Stria Gatina? Qualcuno lo sa? E la sua anima, ci ha davvero lasciato?


Frattanto, il cielo prometteva tempesta e il vento ci scacciava. Rapita da una piccola baita che doveva risalire a molto tempo fa, mi son innamorata di quella collina, forse ritornerò solo per rivederla. Le margherite fluttuavano, mosse dall'aria pungente; incominciava a fare freddo, ma i miei occhi cercavano la casa, quella casa di cui avevo visto una fotografia ma non sapevo esattamente dove trovarla, né se lo desiderassi davvero.



Di ritorno a Varallo, sono rimasta ammaliata dal ponte di attraversamento che collega Cervarolo alla principale. Una luna rifulgente prometteva un cammino sicuro, il cielo si era calmato; in auto, ho chiuso gli occhi e in un attimo ero ritornata al nido.



Sitografia di ricerca


Sitografia interna di riferimento

La Strega Gattina di Cervarolo di Varallo Sesia - Testo di Claudia Lucina Simone per il portale di ricerca L'Antro di Luce
Incontrando la Stria Gatina di Cervarolo e Altri Punti di Luce a Varallo Sesia - Quaderno di Rotta del 21 febbraio 2024
Le Streghe della Val Mastallone tra storia, leggenda e attualità - Testo di Claudia Lucina Simone per il portale di ricerca L'Antro di Luce

Diritti

Testo e fotografie di Claudia Lucina Simone. Tutti i Diritti Riservati.

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