Richiamo al Viaggio

Ancor meglio di viaggiare, è la sensazione del richiamo al viaggio stesso. Piccoli viaggi, nel mio caso – per scelta e naturale inclinazione a brevi rotte “che brillano per me”. Ieri notte, mentre mio marito dormiva profondamente da qualche ora, credo di aver finito di tracciare il “tour” estivo che volevo svolgere da tanto tempo. Estate, per me, significa Sirene – credo di non averlo mai taciuto. Pregna di loro, di un sentire innato che a loro e alle loro storie da sempre ed eternamente mi consegna, osservo il filo d'oro che ho tracciato sulla cartina e gioisco di piccole scoperte che avevo sempre avuto sotto al naso, ma non erano ancora giunte al mio occhio sognante. Non mi resta che finire il programma – mi sono detta e restare ancora qualche istante a osservare le pagine di appunti vegliare, nella notte silenziosa. Sono già emozionata all'idea di ciò che verrà, seguendo punti luce a cavallo fra sirene, streghe e... Unicorni! Figure fra loro intimamente “contaminate”, come ho spiegato spesso, attraverso i miei brevi saggi.

Non ho bisogno d'altro, rispetto a ciò che è alla mia portata. Non vorrei essere altri che quella che sono: camminando vicino, scorgo luoghi altri, lontani anni luce e sovente inaccessibili persino a coloro che li abitano; nella semplicità, scopro angoli traboccanti di una gioia per poche e pochi. Molte e molti, neanche a contatto con essa, saprebbero riconoscerla... Io, la mia gioia, niente meno che la mia fortuna, la tengo stretta e non la do mai per scontata.


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Fotografia da Pinterest di artista ignoto

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