Tornando al Pianel dal Strii di Fobello. Dove il Fuoco delle Streghe brucia ancora
Leggenda di Viaggio “Nel cuore del Parco Naturale dell’Alta Valsesia, a Fobello, in Val Mastallone, c’è una stradina nel fitto del bosco che da Cervatto porta alla frazione Torno. Arrivati dove il faggeto si fa più buio, esiste un luogo, nascosto alla vista dei passanti, chiamato “Al Pianel dal Strii”. Io, da bambina, pensavo che le streghe all’imbrunire, dopo il suono dell’Ave Maria, spostandosi in volo, si riunissero là, su quel pianoro, per operare nell’oscurità i loro sortilegi”. Tirozzio Anna Maria, “I Biscutin dal Strii”, Fobello (VC)
Le parole scritte di seguito, non sono il risultato della tipica “gita della domenica” – ovvero quel tipo che a me non appartengono – ma il frutto di una ricerca durata un autunno, un inverno e una intera primavera. Lo scorso inverno, sulle pagine del Quaderno di Rotta dove avevo parlato del Pianel dal Strii di Fobello per la prima volta, avevo taciuto alcune verità, dato che le indicazioni raccolte da un noto libro sulle leggende locali che avevo a portata di mano – non avendo ancora conosciuto Anna Maria del Biscutin dal Strii di Fobello – erano frammentarie, ovvero scritte da chi non ci era chiaramente mai salito. Nonostante ciò, io e mio marito, pur senza alcuna indicazione che potesse lasciarlo intendere, avevano, a istinto, incrociato il sentiero corretto, spingendoci però fino a un bivio al quale, superato uno slargo al limitare di una parete rocciosa impervia, affacciata sul nudo bosco scosceso, avevamo deciso di non spingerci, poiché il ghiaccio a dicembre impediva il passaggio e, se pure lo avesse consentito, sarebbe stato dritto dritto verso la morte. Solo alcune settimane dopo, avremmo conosciuto Anna Maria – probabilmente unica depositaria in vita della conoscenza della particolare leggenda e della sua precisa collocazione – e, una volta mostratele le fotografie della nostra esplorazione, la donna originaria di Cervatto (il solo paese da cui la via giusta può essere imboccata) disse che ci eravamo avvicinati molto, ma non avremmo potuto, senza le sue dritte, incrociare alcun sentiero corretto, dato che un vero e proprio sentiero lassù non c’è…
Citazione di Viaggio “Una volta era una via per funghi, quella, ma sono veramente tanti anni che nessuno va più lassù, forse da quando l'alluvione del 2019 ha reso molto difficile il passaggio. Mia madre ci andava spesso, che donna era, ma io manco da tanto tempo...”. Tirozzio Anna Maria, “I Biscutin dal Strii”, Fobello (VC)
In effetti, per incontrare il pianoro – dove si narra che le Streghe tenessero convengo, dato che, secondo la testimonianza di Anna Maria, vennero trovati persino resti di un fuoco acceso – bisognava addentrarsi nel bosco impervio, servendosi di una salita impossibile da notare, a meno di non essere del luogo o avere la fortuna di possedere una guida come quella di Anna Maria.
— Ottimo, adesso che lo sappiamo, ritorniamo per
completare la ricerca — le dissi, un pomeriggio del dicembre 2024, con le mani piene dei biscotti artigianali che avevamo appena acquistato al suo negozio. Ma la risposta della
imprenditrice di montagna fu severa: — Non avrete mica intenzione di salire adesso? Il
sole a breve calerà, si gela, e non avete le scarpe adatte. Io vi ho avvisati,
poi fate come volete.
Tant'è, io e Michele, salimmo fin su, riavvicinandoci all’area del pianoro, ma ci
rendevamo conto da soli che, pur conoscendo la rotta, sarebbe stato
impossibile, esattamente come la volta precedente. A ogni modo, deliziammo di
ogni vagito di quel Bosco delle Streghe: “Ogni angolo di questo bosco, è un luogo
delle Streghe, non sarà certo una leggenda e una salita impossibile, a
determinare chi sono e cosa sento, dove intendo sentirlo e come voglio
farlo, a modo mio” – mi ripetevo, orgogliosa e scocciata. Eppure, nonostante trovammo svariati posticini suggestivi nel faggeto, dove i faggi spiavano ogni
mossa, guardinghi, nel mio cuore si faceva sempre più spazio una profonda tristezza. Mi
sentivo incapace, inabile a fare con il corpo ciò a cui l’anima si sentiva
chiamata. Condivisi alcune fotografie del bosco, alcuni pianori che secondo me evocavano quello
vero, quello della leggenda, scrissi il mio bel diario di viaggio e
archiviai per un po’ la faccenda…
Tenni per me questo racconto, non condivisi con nessuno l'incertezza, credendo che sarei sembrata più forte se avessi occultato la mia insicurezza. Ma quando il tempismo sonoro e lo sguardo hanno incominciato a narrare la primavera imminente, qualcosa si è risvegliato, insieme al canto degli uccelli e ai profumi selvatici che prosperavano agli angoli delle campagne vicino casa. Quali tipi di piantine e fiori tingevano gli stretti sentieri che portavano lassù, adesso? Che cosa ci sarà, dove prima era solo neve brillante e ghiaccio tremendo? E se la salita, ora, fosse più semplice e quindi percorribile?
—
A distanza di mesi, da novella sposa che lo scorso Marzo aveva affrontato salite (metaforiche) anche più difficoltose, che inizialmente erano sembrate impossibili, ho deciso che io e il Bosco delle Streghe dell'Alta Val Mastallone, avevamo ancora qualcosa da dirci. Così, senza ritegno, la scorsa settimana, ovvero alla fine del mese di aprile 2025, ho telefonato ad Anna Maria e le ho chiesto con insistenza di darmi ancora qualche dritta, affinché questa fosse l’ultima ricerca del pianoro, quella in cui avrei trovato la sua ubicazione precisa, senza se né ma. E così è stato...
Riflessioni di Una Strega in Viaggio. Dal Taccuino...
La Salita al Pianel dal Strii
Dopo una camminata su un sentiero stretto e impervio, che a
guardare di sotto viene voglia di svenire, dato che è vuoto strapiombo, mi
trovo finalmente al Pianel dal Strii, un cammino della leggenda
valsesiana “non battuto” se non da pochissime donne locali di conoscenza,
che ne hanno tramandato la leggenda oralmente e sulla quale, possiamo dirlo,
non c’è alcuna fonte letteraria, poiché la sola fonte scritta disponibile è tratta da
una intervista a colei che mi ha spiegato come arrivarci. Nonostante
l'indecisione iniziale e la tipica voglia che mi assale di condividere ogni
dettaglio, quando sento di aver scoperto qualcosa di grandioso, stavolta ho
deciso di non lasciare traccia. Ci sono itinerari che devono restare
segreti e a cui solo chi intende percorrerli con integrità e con una
“particolare dedicazione” dovrebbe accedervi... E, se così è e deve essere,
costoro lo faranno, perché ad alcuno è precluso ciò che gli appartiene
veramente, questo è certo.
Un cammino di rinuncia
A volte, la rinuncia, insegna più dell'appropriazione e dell'anelato riflettore cui molte e molti puntano. È un bene che persino libri noti sulle leggende della località, non disvelino certi sentieri, poiché, se varcati da chiunque, perderebbero la loro inviolabilità, la loro purezza, finendo in pasto a reels dozzinali di influencer “alla moda”, i quali alla presenza di certe conoscenze sarebbero in pericolo, pronti come sono a rischiare la vita per un selfie davanti a un sentiero impervio e pericoloso o, peggio, disponibili a smembrarne la vera leggenda, sacrificandola del suo autentico segreto per essere raccontata in poche, mediocri battute da Social Media.
Dove il Fuoco brucia ancora. La Regola delle Streghe
Dove il fuoco brucia ancora, per “quelle come noi” il silenzio è un obbligo, non una scelta. Anche se Anna Maria non lo ha esplicitamente chiesto – poiché è una persona educata e rispettosa del cammino altrui – una regola non scritta alla quale mi sarei dovuta attenere, se avessi voluto beneficiare ancora della sua amicizia e della sua disponibilità, era quella di tacere. E così farò. Condividerò alcune fotografie, senza spiegare pubblicamente come arrivarci. Lei stessa, mi ha confidato che spesso sorvola quando le viene chiesto come giungere al Pianel dal Strii, sfiduciando un pochino i turisti curiosi e mandandoli semplicemente a fare quattro passi dietro al cimitero di Fobello, in primis per evitare che qualcuno si faccia male, perché Anna Maria è una persona buona, ma perlopiù affinché tutto resti come è. Esattamente come è.
In effetti, addentrandosi nel bosco dietro al cimitero di Fobello, non si trova alcun sentiero impervio che porti al Pianel, e io lo so, perché lo scorso inverno ho provato a percorrere anche quello, e a un certo punto la stradina finisce e bisogna ritornare indietro, alla baita chiamata La Tre Pietre, che Roberto Gremmo in Valsesia Magica e Misteriosa cita in quanto “località” che, una volta superata, dovrebbe portare al sentiero per raggiungere il pianoro...
“Anna Maria, sono arrivata, queste sono le fotografie del tragitto, della salita e del presunto pianoro. Ti prego, dimmi che è quello giusto, perché questa ricerca sta diventando estenuante…” – le ho scritto su Whatsapp, ancora “ubriaca” per la salita. La risposta, calda e avvolgente, di chi si stava emozionando tantissimo, è arrivata quasi istantaneamente: “è il posto giusto, Claudia. Sei esattamente dove le Streghe si riunivano al suono delle campane dell’Ave Maria. È incredibile che sia rimasto esattamente come lo ricordavo – a parte le povere piante cadute, durante l’alluvione del 2019”.
E sono stati proprio quei pini
strappati alle loro radici dalla tempesta, a rappresentare l’ostacolo più
grande, una volta giunti in cima.
A un certo punto, quando era troppo tardi
per tornare giù dal posto in cui mi trovavo, aggrappata con mani e piedi tra
una roccia e un tronco di abete, ma non abbastanza vicina da raggiungere il Pianel dal Strii,
ho avuto molta paura. Ho pianto istericamente, sentivo di essere veramente in pericolo. Guardavo di sotto e dicevo a Michele “è finita, non mi muoverò più o cadrò”, e
ripensavo alle parole di Anna Maria, la quale non aveva colpe, poiché mi aveva ampiamente avvisata. Per mio marito non è stato così difficile, per una serie di
caratteristiche fisiche ed emotive che lo riguardano e per le attività che è abituato a
svolgere, ma per me, che alla vista di un ragno di quelli grossi e neri avrei
potuto benissimo mollare la presa e rovesciarmi con la schiena all’indietro
fino a prendere il volo di sotto, è stata una esperienza che, sono sincera, non
ho intenzione di ripetere più. Che le Streghe “lo raggiungessero in volo”, adesso non è più una fantasia, ma una ipotesi plausibilissima – ho detto scherzosamente a Michele che, una volta scesi, mi asciugava il moccio del naso mentre ero ancora seduta a terra, terrorizzata dal sollevarmi e riprendere possesso della posizione eretta. In pratica, ho fatto tutta la discesa strisciando sulla schiena, tenendomi a ogni roccia o albero che incontrassi, con mio marito che mi parlava come a una bambina, dicendomi ripetutamente perché non facessi caso all'altezza: “Metti le mani e i piedini dove te lo dico io, e non guardare sotto, guarda solo me, puoi farcela”. Appena muovevo un piede, sentivo di scivolare, e a ogni movimento, qualche sassolino o ramo spezzato prendevano il volo, tracciando il percorso su cui probabilmente sarei rotolata anche io, se avessi mollato la presa in preda all'isteria del momento. Soffrendo di vertigini, stare in piedi e camminare su due gambe non era una via possibile, non per me. La nausea mi offuscava la vista, e il cuore batteva all'impazzata.
Citazione di Viaggio
“Io vi avevo avvisati che era impervio, accidenti! Dopo questa esperienza, non
spiegherò più a nessuno come si arriva al Pianel dal Strii, dato che finirei
per avere qualcuno sulla coscienza ed è l’ultima cosa che vorrei…”.
Riflessioni di Una Strega in Viaggio. Una bella lezione Non c’è nulla di saggio, e alcuna strega né magia, nello scegliere volutamente di non restare vive. Mi sono spinta oltre le mie possibilità, prendendomi una bella lezione. Sto ancora cercando di capire se ho sbagliato a rischiare così, dato che ciò che ho trovato lassù, volente o nolente, resterà, per me, una stella sulla rotta da portare dentro per sempre.
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Il mio Album fotografico
Il Pianel dal Strii di Fobello (VC) - Valsesia - PIEMONTE
In pratica, l'alluvione del 2019 ha disposto i pini crollati in posizione incrociata, confinando il Pianel dal Strii al di sotto dei pesanti tronchi, che adesso lo inglobano quasi a formare una capanna, o una grotta. Forse non è un caso – abbiamo convenuto io e Anna Maria, in negozio, una volta ultimata la visita nel bosco della Alta Val Mastallone – che la zona, in qualche modo, si sia delimitata autonomamente. Forse per proteggersi… Una cosa è certa, salire al Pianel dal Strii è scomodo, pericoloso e incerto. Chiunque lì viva, non vuol essere visto né trovato...
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Citazione di Viaggio “Comunque sia, da queste parti non ce ne sono Streghe, non nella maniera che intendi tu… ma ci sono state e ci sono ancora persone capaci di fare molto male alle altre, purtroppo. Qui la gente ne sa qualcosa… ma sappiamo anche che nella nostra Valle c’è una giustizia cosmica per cui se qualcuno si comporta male, prima o poi arriva la bufera e gli porta via i piani!”.
Un ultimo sguardo dalle radici del Bosco delle Streghe, e non aggiungerò altro sul Pianel dal Strii di Fobello. Non qui, non pubblicamente, ma la porta resta aperta, poiché non tutte le cose che non si vedono sono perdute...
Citazione di Viaggio “Quando avete finito con il vostro tour streghesco, passate in negozio che voglio vedervi”.
Anna Maria voleva tirarci le orecchie, altroché! E lo ha fatto... Ma ci ha anche regalato la merenda – meritata, direi – ovvero ha impacchettato per noi tre grosse fette di biscotto scozzese “Shortbread peticoat tails” appena sfornato, una delizia senza pari!
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