Sirene Bicaudate nell'Astigiano. La Pieve Romanica di San Lorenzo a Montiglio Monferrato

La splendida Sirena Bicaudata presso la Pieve di San Lorenzo di Montiglio Monferrato (AT) - PIEMONTE

Per aprire certe porte, non bisogna detenere o possedere misteriose chiavi, è sufficiente essere gentili, sul sentiero, e queste talvolta vengono rivelate, donate senza alcun tornaconto.
Non importa quanto a lungo qualcuno abbia detenuto potere – o custodia – su determinati luoghi. Certo è, che a volte le chiavi vengono consegnate a colei o colui a cui, presumibilmente, in quel momento spettavano davvero. Quando ciò accade, ovvero le chiavi arrivano, nulla è più magico di penetrare con esse la serratura giusta, prima ritenuta inaccessibile.

— A me sembra proprio che aprirla spetti a te, che sei stata qui ad aspettare e ti sei rivolta con tanta educazione. Forza! — ha detto Francesco dr. Ciravegna, niente meno che il custode della pieve e fondatore della associazione “Officina del Cuore e della Mente” volta alla presa di consapevolezza del territorio e dei suoi arcani. Così ho fatto, nel pomeriggio di sabato 24 maggio, presso la Pieve di San Lorenzo di Montiglio Monferrato, in provincia di Asti. Ho girato quella enorme chiave pesante e i misteri sirenici e celesti si sono dischiusi davanti ai miei occhi. 

La chiave è un simbolo che, in modo ricorrente, torna a trovarmi, insieme ad alcune figure divine o semidivine che appartengono al mio Sentiero di Strega.
Inizialmente, convinti di poter usufruire del circuito “Chiese a Porte Aperte” – che consente l’accesso alle pievi coinvolte nel progetto tramite la applicazione dedicata sullo smartphone – io e mio marito credevamo che, per una volta, tutto sarebbe filato liscio, ma, chiaramente, il mio telefono ha deciso di non prendere più, proprio nell’istante in cui la serratura stava per essere sbloccata. Un metodo che, se avesse funzionato, sarebbe stato efficientissimo – ci siamo detti. Ecco che mi sono ritrovata a fare un giro di telefonate ai numeri indicati sul portale della Chiesa, ed è stato Francesco, il nostro “angelo”, venuto in soccorso quasi immediatamente.

 — Con quella vocina lì, non posso non raggiungerti! — ha detto al telefono, scherzosamente, probabilmente convinto di incontrare una ragazzina appena ventenne... Giunto sul posto, ci regalato la visita guidata con luci e registrazioni vocali, che ci ha consentito di conoscere qualche dettaglio in più sulla chiesa, ma nulla che facesse un reale riferimento alle sirene bicaudate – coloro che avevano ispirato quel viaggio. A colpirmi, però, la cultura di Francesco, che ha svelato qualche aneddoto locale; per esempio, ci ha raccontato che ancora oggi si dice che la mano sinistra sia del diavolo, e il “sinistro” è in effetti la parola che utilizziamo in riferimento all’incidente, perché gli antichi romani temevano molto i barbari che giungevano da Nord, ovvero a sinistra dei templi che erigevano,  rivolti a Est, in direzione della Stella Sole, oppure congiunti con altre particolari stelle… Dalla sinistra arrivava il freddo, la minaccia – ha incalzato Francesco. In effetti, è lì che molte versioni di racconti antichi hanno relegato “certi mali”, comprese le dimore di alcune Streghe nella leggenda, le quali sono state immaginate come abitatrici di montagne e luoghi particolarmente rigidi e impenetrabili. Un dettaglio sul quale ho scelto di riflettere, soprattutto ricordando la dimora segreta della Befana, la “donatrice invisibile” alla quale sono particolarmente dedicata. Frattanto, il dr. Ciravegna – di una gentilezza e simpatia insuperabili  – ci ha raccontato che quella e molte altre pievi affini sono state ab origine costruite seguendo la “sezione aurea”, conosciuta anche come rapporto aureo o numero aureo – circa 1,618 – scoperta e studiata attraverso le epoche, fin dall’Antica Grecia con i Pitagorici fino al rinascimentale Luca Pacioli e ad altri studiosi moderni e contemporanei. Si tratta di una proporzione – aurea, dal latino “aurum”, oro – nata dallo studio da un rapporto presente anche nel corpo umano, riscontrabile sia in elementi naturali come conchiglie, galassie o elementi floreali, che nell’ambito della finanza, arte e architettura. Tale proporzione è stata utilizzata – ci ha raccontato Francesco – anche per la fabbricazione dei documenti di identità elettronici che teniamo nel portafoglio, senza saperne nulla. Ciò non poteva che dare a questi edifici una impronta mistica, dotandoli di una energia particolarmente sacra, segnalata soprattutto dai simboli che sono stati scelti per ornarli, come le sirene stesse, le quali, con tutta probabilità, recavano il messaggio spirituale che l'energia, in quel punto, era oltremodo solenne, oppure segnalavano il passaggio dell'acqua, punti di congiunzione tra energie telluriche e celesti che in quel particolare angolo si incontravano, determinando una risonanza elevatissima con certe entità del reame sotterraneo e del cielo al contempo. Per approfondire questo accenno, si consiglia il mio breve saggio intitolato Le Sirene, Miti e Rivelazioni Alchemiche dalle Origini.

Cenni Storici sui Resti di un Tempio Romano. La Pieve Romanica di San Lorenzo (X - XI - XII), Montiglio Monferrato (AT) - PIEMONTE. 

Era l'antica “Plebs Montilij” appartenente alla diocesi di Vercelli fino al 1474, quindi alla nuova
diocesi di Casale Monferrato. Le Pievi formavano con altre chiese lei sottoposte, un distretto ecclesiastico, ma solo quella di San Lorenzo possedeva la fonte battesimale. Dai registri delle decime della diocesi di Vercelli del 1298/1299 -ARMO., si evidenziano decine di chiese appartenenti al suo plebanato, quası tutte le località precedute dalla parola Curte (Curtis, Curtes) che nei secoli VIII-XI, si riferiva a una unità produttiva rurale autosufficiente.
Alcune erano il risultato della trasformazione di antiche ville romane atte alle produzioni vinicole e agrarie. Molte “Curtis” divennero piccoli villaggi o città e i loro proprietari divennero Signori Fondiarı, Signori Rurali (Dominatus Loci) o Signori di Banno. In riferimento ad altri ritrovamenti locali, si ha supposto che la Pieve fosse stata edificata sui resti di un tempio romano, essendo anche prossima al luogo dove sorgeva la mitica città romana di “Marcellina”, poco oltre la vicina Banengo. Tuttavia le origini restano incerte e non tutti furono d'accordo sulla natura della sua fondazione: è citata nel sec. X (Ferraris 1938 p. 92), l'ing. Mella Edoardo ipotizzò il sec. XI ma forse rimaneggiata nel sec. XII e studi più recenti eseguiti da Fissore e Solaro dicono nel 1070 - 1100, mentre Casartelli e Novelli optano per il 1140...
La pianta è a forma rettangolare con croce latina e abside orientato a levante, tipico degli edifici costruiti dai pagani del passato. Mentre il sud della chiesa è ricco di particolari, con nodi caratteristici e intrecci, il Nord è più spoglio.
Nel 1571 la pieve era in uno stato di semi-abbandono, fu nel 1577 che si decise di costruire la nuova chiesa parrocchiale fino al rifacimento del tetto nel 1656 e altri lavori di riparazione dal 1703 in poi.
La facciata, venne rifatta in stile neoclassico solo nel 1830 e modificata tra il 1955 e il 1959 con il tipico stile a Capanna.

Il mio Album fotografico










Figura femminile e maschile a simboleggiare la potenza tellurica, raffigurate tra le vigne e contornate da aquile





I Cherubini

Punti Luce sulla Rotta e Riflessioni di Una Strega in Viaggio. I Cherubini

Sono stata profondamente toccata nell'accorgermi dell'emozione che ho percepito alla vicinanza con i Cherubini, quei messaggeri tradizionalmente considerati tra i più prossimi a Dio, nel quadro della visione cristiana. In fondo, dentro di me si è intrecciato un legame intenso tra la loro figura e quella della Strega, così come della Sirena. Nei testi apocrifi, le sirene emergono nel Libro di Enoch: sono esseri generati dall’unione tra “donne sinistre” e angeli caduti... Una delle dimore della “Strìa Befana”, del resto, è l’Engelland (1), la dimora celeste dell’Oltretomba, che sembra connettere in modo sottile angeli, sirene e creature celesti legate al mondo delle Streghe in un’unica rivelazione, quasi epifanica. Solo di recente ho compreso che, al di là delle differenze nominali, religiose e culturali – che ho esplorato altrove, in spazi dedicati alla ricerca dedita al logos critico – ciò che mi guida e mi abita è una consapevolezza profonda: quella di una affinità interiore con tutto ciò che nel mito, nella fiaba, nel folklore e nella spiritualità si manifesta nel mistero, generando luce, stupore e meraviglia nello sguardo di chi osserva. Forse, non è più di mio interesse, dare un nome a ciò che si manifesta a me, forse, non è più necessario, poiché la manifestazione di tutto ciò che ho scoperto, attraversato e imparato, ormai sono io stessa; portavoce, nel mio piccolo, di una identità intrecciata fra sogno e realtà, fra invisibile e visibile.

Il motivo del serpente cosmico

Gli esterni della Chiesa di San Lorenzo di Montiglio Monferrato



Quando ho scorto il rilievo triplice, ho subito pensato al Triscele. Nel contesto romanico, dove molto è risaputamente stato assorbito dalle culture che hanno preceduto l'occupazione romana (tra cui Celti, Leponzi, Liguri, nello specifico territorio piemontese ed Etruschi, Sabini soprattutto altrove...) l'interpretazione simbolica non è sempre certa: potrebbe essere un’eredità di simboli più antichi reinterpretati in chiave decorativa. La forma un po' stilizzata nella pietra può lasciare spazio a più chiavi di lettura.





Arrivederci, Montiglio Monferrato, una allettante proposta del dr. Ciravegna, che potrebbe rappresentare un dono alla mia “carriera” come esploratrice dell'invisibile, forse mi riporterà a te, perché delle Sirene si sappia ciò che, troppo a lungo, è stato occultato, destando così tanta curiosità in chi mi ha ascoltata con profondo interesse. La mia voce è adesso chiamata a volare in nuovi modi, lontano dalle “piccole” realtà del web,  saprò cogliere l'occasione?

Al momento, nessuno lo sa. C'è molto da fare e, soprattutto, pagine di carta attendono da troppo tempo che il loro canto si diffonda...

Riflessioni di Una Strega in Viaggio Mentre nella realtà attorno, soprattutto sui Social Media, è palpabile “la corsa” a ciò che repentinamente chiama, mossa dalla instabilità emotiva che spesso spinge a rincorrere fuochi inconsistenti e passeggeri, dettati dal bisogno di appartenere e dimostrare, in me si solleva sempre più un’ala oltre cui “depone il sacro”, chiamata a qualcosa che, nei modi finora intrapresi, non trova dimora né controparte.


Bibliografia e Sitografia

Fonti varie don Rino Mandrino, Montiglio, 1989 - TSG Asti.
ARMO - Actae Reginae Montis Oropae, Perrari 1946 - Biella ex Typographia, Unione Biellese
La Pieve Romanica di San Lorenzo: l'analisi Radiostesica, Rabdomantica, e Simbolica - www.ruditoffetti.it
Monferratoarte - scheda su Montiglio Monferrato.

(1) L'Incanto e L'Arcano, Per una Antropologia della Befana, Claudia Manciocco - Luigi Manciocco, Armando Editore, p. 82


Ringraziamenti

Si ringrazia, per la disponibilità e per l'imperdibile occasione che mi è stata donata per un progetto futuro sulle sirene nel territorio, il responsabile dell'Agenzia Turistica di Montiglio Monferrato, Francesco dr. Ciravegna.

Diritti

Testo e fotografie di Claudia Lucina Simone. Tutti i Diritti Riservati


Nota di Viaggio

Collegamento al sito web Chiesa a Porte Aperte, per usufruire del servizio: www.cittaecattedrali.it

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